sabato 18 aprile 2009

Italy

Da Internazionale n.791, anno 16, 17/23 aprile 2009
Di Giovanni De Mauro

Italy
Evviva il made in Italy! Apprezzato in tutto il mondo per il suo stile inconfondibile. Come nel settore delle armi, che rappresenta “un patrimonio tecnologico e produttivo non trascurabile per l’economia del paese”. E che sfida la crisi segnando un incredibile +222 per cento nell’ultimo anno. Sono dati del rapporto della presidenza del consiglio. Tra i nostri clienti ci sono un po’ tutti. In cima alla lista la Turchia. Ma anche l’India e il Pakistan, l’Algeria e la Libia, la Nigeria e Israele. Al Kosovo le aziende italiane forniscono “agenti tossici, chimici o biologici, gas lacrimogeni e materiali radioattivi”. Al Messico, insanguinato dalla guerra tra narcos e governo, abbiamo venduto armi leggere e pesanti per 10 milioni di euro. Siamo all’ottavo posto tra i paesi esportatori di armi, ma per l’Archivio disarmo potremmo arrivare al sesto. Finmeccanica è l’azienda leader: quinta nel mondo per profitti legati al settore militare, prima in Europa.
E chi è il principale azionista di Finmeccanica?
Lo stato italiano.



A proposito di stato italiano...
In questo giorni è in corso un "contenzioso" con Malta per quanto riguarga una nave mercantile che ha raccolto 154 migranti da due barconi alla deriva, al largo delle coste di Lampedusa, ma in acque territoriali maltesi. Attualmente la nave, con a bordo feriti e qualche cadavere, è ferma, a ridosso delle acque territoriali italiane. Nessuno la vuole, e si stanno rimbalzando la "palla".
Sì, siamo arrivati a pensare (TUTTI!) che 154 persone siano un fastidio, una seccatura, un costo. I ricchi arabi che vengono a fare shopping a Milano, i giapponesi o i cinesi che fotografo Venezia, i tedeschi gli inglesi o gli americani per le strade di Roma, quelli sì che sono gente a posto. Benvenuti, coccolati, ospitati. Non è più una questione di pelle e di colore, il razzismo. E' questione di portafoglio. Si dovrebbe chiamare "soldismo" o "denarismo"...
E gli altri, nel frattempo, vengono chiamati da tutti (TUTTI!) clandestini, extracomunitari, immigrati, diperati quando va bene.
Invece sono solo uomini.

Auguri Sergio!

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