sabato 5 settembre 2009

*“Nel mezzo del cammin del nostro cantiere *....

...*Ci ritrovammo per la sierra oscura*

*Che la diritta via non era asfaltata” (e a dirla tutta non era neanche
diritta..)*

Dante a parte…Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio e volevamo *
compartir* con voi alcune delle tante gioie, emozioni, difficoltà e
avventure vissute insieme!

Un ringraziamento speciale al Sergente Garcia (il mitico Massimo) e al suo
dolce amorcito (Pilar), a Padre Ambrosio (uno dei pochi italiani amanti
dell’Inca Kola), a Padre Antonio (il coinquilino dalle mille storie e
conoscenze) e a Carmen (la nostra cocinera di fiducia).



Ogni mattina alle 8.15 le nostre strade si separavano: c’era chi si
lasciava condurre da Jesùs (il taxista dalle mille macchine) e chi seguiva
la *carretera* che conduce alla saggezza, *l’asilo de los adultos mayores*.

Iniziamo dai *pequenitos…*

Il nostro arrivo al centro era carico di baci e abbracci stritolanti che
quotidianamente ci hanno accompagnato, regalati con disarmante spontaneità e
simpatia. Le nostre mattine si sono divise tra colori, giochi, canti, balli…
ma anche terapie e momenti di conoscenza della realtà circostante passando
di casa in casa con l’assistente sociale. Uno dei momenti più carichi di
emozioni e sorrisi è sicuramente il *paseo* alla *playa* per far volare *las
cometas (aquiloni)*! Tutti a correre dietro a un filo per farlo volare
sempre più alto, le risate dei bambini e noi che torniamo bambini con loro,
divertendoci più di loro!

Intanto ….

Carichi di sorrisi, idee e borse piene di regali ci si presentava ogni
giorno dagli *Abuelitos *(i nonnini) , un posto dove le sorprese non sono
mai mancate… siamo stati travolti dalla loro eterna giovinezza, erano forse
i protagonisti della versione peruana del film *Cocoon*? Torniamo a casa
con mille domande ricevute: ma in Italia fa freddo? Avete le Ande? A Roma ci
sono ancora i gladiatori? Sai chi era il Papa nel ’47? E molte molte altre
domande che ci han resi consapevoli di non esser in grado di partecipare a
“chi vuol esser milionario”, ma indubbiamente ci hanno regalato un tuffo nel
fantastico mondo della interculturalità. Ogni giorni venivamo accolti dai
loro sorrisi e dalla loro simpatia e gioia di vivere che ci hanno regalato
fin dal primo giorno in cui gli abbiamo conosciuti ! La loro semplicità e
gioia nell’affrontare la vita quotidiana è unica e da ammirare …

Torniamo con i loro sorrisi ed abbracci nel cuore…

Finalmente arriva anche l’ora del pranzo e ci ritroviamo tutti insieme,
affamati, a gustare un ottimo mix di *comida* peruana/italiana!

Non pensate che nella *tarde* non avessimo nulla da fare … siamo passati da
problemi di matematica con logica peruana, a giochi di gruppo con un fiume
di bambini che non aspettavano altro che l’arrivo del *carro* di Maximo.. da
bandiera con squadre infinite a partite a *Kondor *affollatissime*.*

Fortunatamente non sono mancate nemmeno le gite!!

Non vogliamo dimenticare inoltre tutti gli altri special guests incontrati
lungo il cammino, con cui abbiamo condiviso pranzi, chiacchierate, idee,
vissuti e che ci hanno dato modo di confrontarci e di scoprire meglio noi
stessi. *Gracias a todos ! *

*Con nel cuore i sorrisi e i volti di tutte le persone incontrate ci
prepariamo al nostro rientro, dopo un lunghissimo viaggio……*



p.s. Per il prossimo cantiere a Huacho consigliamo di non transitare per
Caracas dove la cuenta è molto salata e le valigie vagano qua e là…

Aneta Kudzia
cantiere Perù





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