lunedì 8 dicembre 2008

korogocho

Korogocho, è una parola Kikuyu che significa caos, confusione. Questo slum si trova alle porte della discarica di Nairobi, lontano dal centro, lontano dai quartieri ricchi, lontano dagli occhi. Passeggiando tra i vicoli di questo quartiere senti l'odore, la puzza dell'immensa distesa di rifiuti..è un odore a volte insopportabile. In mezzo a questa baraccopoli scorre anche un fiume. Acqua nera. Sembra che scorra catrame, pece. Spazzatura e immondizia in ogni angolo. Con l'arrivo dell'estate e il grande caldo, qua e là si intravedono alcuni fuochi accendersi, per autocombustione. Quello che brucia è diossina pura, basta pensare che qui arrivano anche gli scarichi dei tre aeroporti di Nairobi. Qui arrivano due milioni di tonnellate di rifiuti al giorno. È una discarica da primo mondo: televisioni, monitor, rifiuti altamente tossici. E in mezzo a tutto ciò bambini, uomini, donne, che raccolgono i rifiuti, raccolgono tutto ciò che è rivendibile. Ai lati delle strade puoi vedere posate, piatti, scarpe, televisioni, libri. Di tutto. Qui è tutto riutilizzabile: i fogli di giornale per avvolgere i chapati, un telefono da mettere in casa per fare bella figura con chi ti viene a trovare, anche se non funziona. Di tutto quello che viene venduto, parte del ricavato lo prende il boss di turno. Già perché in discarica regna l'eco-mafia: ogni ragazzino, ogni persona, può prendere i rifiuti di una zona, non di un'altra; può raccogliere solo certi tipi di rifiuti, non altri. I privilegiati sono quelli che possono rovistare tra la spazzatura che arriva da Karen, o da Langata, i quartieri dei ricchi e della maggior parte degli occidentali. È una mafia malsana, come l'ambiente in cui queste persone lavorano, che guadagna sul consumismo della grande città.

Nel 2004, p. Daniele e p. Paolo, due missionari comboniani, hanno manifestato contro la discarica, ma sono stati colpiti a sassate da alcuni bambini per disperdere la manifestazione: i bambini erano stati assoldati dai boss dell'eco-mafia per far sgomberare le persone. A questi bambini era stata data la ricompensa di poter cercare rifiuti dove volevano, senza rispettare le regole.

Sopra la discarica si vedono volare alti nel cielo per poi posarsi uccellacci neri, con un'apertura alare di 3 metri, inquietanti, orribili: molte volte quando scendono in picchiata a prendere il cibo colpiscono anche i bambini, uccidendoli con il loro enorme becco.

Korogocho è già una discarica di per sé: sulle bancarelle dei mercati vedi i resti dei grandi ristoranti, dei grandi hotel; vedi infatti solo teste e zampe di gallina e di capra, perché il resto del corpo lo hanno già cucinato; vedi friggere in grosse padelle solo la testa, la coda e la lisca dei pesci, vedi friggere e mangiare gli scarti. Così gli albergatori guadagnano due volte. Addirittura dagli alberghi arriva anche la droga, che poi i ragazzi ne fanno largo uso: i turisti acquistano droga a bassissimo prezzo, ma ne comprano talmente tanta che poi rimane nelle stanze degli alberghi; così, dopo aver attraversato tutta la città, arriva a Korogocho.

I progetti per bonificare la discarica ci sono: punti di raccolta in tutta la città, per poter raccogliere rifiuti riciclabili, e quello che non è riciclabile in grandi vasche di contenimento fuori da Nairobi, bonificare il terreno, sempre che la terra non si ribelli.

Nonostante questo abbiamo passato una giornata indimenticabile a Korogocho, in compagnia di p. Paolo, e altri due volontari, chiacchierando, cercando di capire, visitando i progetti che danno speranza a questi bambini, ragazzi, già rovinati dall'uso della colla, delle droghe. Per dare speranza alle donne, sole, o altre volte picchiate da mariti ubriachi. Da circa 20 anni i comboniani lavorano in questa discarica, in questa “confusione”, prima con p. Alex Zanotelli, poi con p. Daniele ed ora con p. Paolo. Un lavoro lento e costante, al fianco dei miseri, dei più deboli, dei più poveri. I risultati si vedono, molti ragazzi iniziano a uscire dai giri della colla e dell'eco-mafia, si intravede la vita che esplode da questi sorrisi, da questi volti, è la vita che esplode...

1 commento:

paolo ha detto...

trovo la situazione sociale ke si sviluppa intorno alla discarica d korogocho un'immagine d quello ke succede a macrolivelli.

la periferia del mondo, ank'essa governata da criminali ke giocano colle vite delle persone.

una domanda senza senso: è + criminale uno Zenawi, dittatore ke promuove una politica spietata nei confronti del popolo etiope, o un Bush, ke in una delle ultime conferenze stampa, fa per alzarsi e andarsene, ma si ferma, un pensierino lo penetra: "Massì, dài, tanto oramai..".

Ammicca ai giornalisti agognanti d qualunque sua comunicazione e così, mezzo in piedi, mentre se ne sta va andando, gli dice:

"Vela ricordate quella storia dell'Iraq, delle armi di distruzione d massa?".

Gli scappa un sorriso ke fugge via, vergognoso, tra emozioni sformate.

Li guarda per l'ultima volta.

"Avevate ragione voi"

Io mela sono immaginata così..