martedì 12 maggio 2009

Ragione e dialogo inter-religioso secondo Ratzinger


Merita attenzione il discorso pronunciato dal Papa sabato scorso presso la moschea al-Hussein, altro attesissimo tassello dell'appena concluso pellegrinaggio in Giordania.
Di seguito alcuni brani del discorso del Papa in traduzione dall'originale inglese. Parole di grande attualità, che per la loro acutezza e intelligenza si esplicano da sole:

"[…]Non possiamo non essere preoccupati per il fatto che oggi, con insistenza crescente, alcuni ritengono che la religione fallisca nella sua pretesa di essere, per sua natura, costruttrice di unità e di armonia, un'espressione di comunione fra persone e con Dio. Di fatto, alcuni asseriscono che la religione è necessariamente una causa di divisione nel nostro mondo; e per tale ragione affermano che quanto minor attenzione vien data alla religione nella sfera pubblica, tanto meglio è".
"Distinti Amici, oggi desidero far menzione di un compito che ho indicato in diverse occasioni e che credo fermamente Cristiani e Musulmani possano assumersi, in particolare attraverso il loro contributo all'insegnamento e alla ricerca scientifica, come pure al servizio alla società. Tale compito costituisce la sfida a coltivare per il bene, nel contesto della fede e della verità, il vasto potenziale della ragione umana. I Cristiani in effetti descrivono Dio, fra gli altri modi, come Ragion creatrice […] i Musulmani adorano Dio, creatore del Cielo e della Terra, che ha parlato all'umanità. E quali credenti nell'unico Dio, sappiamo che la ragione umana è in sé stessa dono di Dio e si eleva al punto più alto quando viene illuminata dalla luce della verità di Dio. In realtà quando la ragione umana umilmente consente ad essere purificata dalla fede non è per nulla indebolita; anzi, è rafforzata nel resistere alla presunzione di andare oltre ai propri limiti".
"Pertanto l'adesione genuina alla religione -lungi dal restringere le nostre menti- amplia gli orizzonti della comprensione umana. Ciò protegge la società civile dagli eccessi di un ego ingovernabile, che tende ad assolutizzare il finito e ad eclissare l'infinito[…]".
"Una simile comprensione della ragione, che spinge continuamente la mente umana oltre se stessa nella ricerca dell'Assoluto, pone una sfida: contiene un senso sia di speranza sia di prudenza. Insieme, Cristiani e Musulmani sono sospinti a cercare tutto ciò che è giusto e retto. Siamo impegnati ad oltrepassare i nostri interessi particolari e ad incoraggiare gli altri, particolarmente gli amministratori e i leader sociali, a fare lo stesso al fine di assaporare la soddisfazione profonda di servire il bene comune, anche a spese personali".
"[…]Proprio perché è la nostra dignità umana che dà origine ai diritti umani universali, essi valgono per ogni uomo e donna, senza distinzione di gruppi religiosi, sociali o etnici ai quali appartengano. […] Il diritto di libertà religiosa va oltre la questione del culto ed include il diritto -specie per le minoranze- di equo accesso al mercato dell'impiego e alle altre sfere della vita sociale".

Fonte: sala stampa della Santa Sede.

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