giovedì 25 giugno 2009

Weekend di formazione Cantieri - Fabio, Nicaragua



È mattina presto. Entro in una sala già gremita di persone. Sento delle strane sensazioni.
Nonostante siano delle persone che non ho mai visto prima, non li sento estranei. Siamo tutti diversi, è vero, ma il solo fatto che siamo qui mi fa immaginare, o forse solo sperare, che troverò delle persone che valga la pena conoscere. Persone il cui incontro possa lasciare il segno nella mia esperienza.

Guardo molti volti, cerco di capire chi tra loro potrebbe essere il mio compagno di viaggio. La curiosità è forte, ma sono anche agitato da un sentimento di ansioso timore: il successo o meno del mio viaggio dipenderà anche – o forse soprattutto – da loro, da chi condividerà con me quest’esperienza.

Adesso siamo una manciata d’individui, riusciremo a trasformarci in un gruppo? Saranno in grado i miei compagni di supportarmi nei momenti di difficoltà? Io ne sarò altrettanto capace?
Ognuno dovrà essere a volte guida, nel momento in cui gli altri avranno bisogno di lui, e a volte dovrà accettare di lasciarsi semplicemente guidare dagli altri. Nessuna delle due cose sarà facile.

Non ci sono né eroi né santi, solo dei ragazzi che desiderano conoscere il mondo in cui vivono, forse più di tutto desiderano conoscere se stessi, e mettersi alla prova.
Ma anche scoprire che dietro lingue indecifrabili, pelli diverse e usanze incomprensibili, in fondo abbiamo una provenienza comune, così come comuni sono i nostri destini.

I nostri angeli custodi. I ragazzi in servizio civile. Non delle mamme sempre pronte ad asciugarci il naso, ma dei fari per rendere meno oscuro il nostro percorso. La loro responsabilità è grandissima.
Ma direi che se la cavano egregiamente.
Mi sento proiettato nelle strade della città, gomito a gomito con i passanti nelle strade intasate del centro; vengo catapultato nella calca di un autobus nell’ora di punta o nelle vie sterrate e polverose che ti conducono in periferia. Sono in grado di trasmetterci i suoni, di farci immaginare gli odori, di farci conoscere i volti.
Sono meglio di qualsiasi libro potrei mai leggere.

Fabio

Cantiere della Solidarietà Nicaragua 2009

2 commenti:

Sara Rosselli ha detto...

allora direi: complimenti alle 2 elise! brave

Oriana Villa ha detto...

convengo con Sara! le due elise son forti molto forti! ;-)