domenica 8 marzo 2009

I cieli di Amman


Seduta al tavolo di una terrazza di Jabal Amman, coccolata da un sole primaverile, in attesa del mio zatar, osservo i tetti sotto di me.
I tetti della vecchia Amman non sono tetti come gli altri. Ora, osservandoli, non si nota niente di strano, solo le consuete antenne della tv, i condizionatori, le cisterne per l'acqua. Su ogni tetto, invariati, i suddetti tre elementi.
Ma ogni pomeriggio, dall'autunno alla fine della primavera, non prima delle tre e mezzo, i tetti di Amman si animano di vita propria e i cieli si colorano di migliaia di puntini mobili, delle onde impazzite dei piccioni viaggiatori.
Mentre il traffico del centro città prosegue monotono, in alto, dai tetti di Jabal Amman gli addestratori di piccioni aprono le loro gabbie per dare il via a questo quotidiano privato spettacolo, vecchio di secoli.
Quello che oggi costituisce un vero e proprio sport, con le sue regole e il suo mercato, fu importato ad Amman dai siriani negli anni '40 e costituisce la moderna evoluzione dell'antichissima arte di allevare i piccioni che in Medio Oriente risale al 1150, quando il Sultano di Baghdad creò un sistema di corrispondenza per mezzo di piccioni viaggiatori.
Una volta aperte le gabbie gli addestratori col naso all'insù osservano rapiti il loro stormo roteare vorticosamente nel cielo, allontanarsi, mischiarsi con altri stormi, per poi tornare, fedelmente, alla base. Non si tratta dunque di una mera gara di piccioni. Gli addestratori devono dimostrare la loro abilità nell'aver addestrato gli animali alla fedeltà.
In una nazione problematica che conta un tasso di disoccupazione del 12,9%, quello ufficiale, del 30% quello non ufficiale, per chi non ha un impiego diverso le alternative sembrano essere due: la moschea o l'allevamento di questi nobili animali. I loro addestratori passano anche più di 10 ore al giorno ad allenare i loro piccioni maschi e a farne degli animali fedeli.
In tempi recenti questo sport si è involgarito ed è nato un sottobosco di collezionisti, di mercanti, di ladri di piccioni, assassini (addirittura!) di piccioni che non ha fatto altro che mettere in cattiva luce chi invece questo sport lo pratica con passione e devozione. Si dice che gli addestratori vengano considerati quasi al pari dei ladri il che significa che la loro testimonianza davanti a un giudice non ha valore. Altri affermano che la vera passione degli addestratori è la carne del piccione e non lo sport in sé e per sé.
In seguito all'influenza aviaria le autorità giordane hanno imposto una moratoria che ha fatto schizzare il prezzo dei piccioni importati, così gli addestratori sono stati costretti ad improvvisare accordi bilaterali con gli addestratori dei tetti vicini.
Oggi, sebbene quest'antica arte di allevare i piccioni sia ancora molto diffusa, tra i giovani sta subendo un calo di popolarità e i ragazzi giordani, come in tutto il mondo, preferiscono passare il loro tempo libero negli internet-caffè o in giro per la città piuttosto che dedicarsi alla cura di questi animali.

Ma è il pomeriggio di un nuovo giorno, 3, 2, 1, via, si aprono le gabbie...

4 commenti:

Lorenzo ha detto...

Sono anche io un piccolo allevatore di animaletti da campagna! Dovremmo incentivare anche l'aquisto di galline, piccioni, conigli e maialini invece che incentivare solo l'acquisto di computer, macchine e altri aggeggi tecnologici!

Gli animaletti da campagna, oltre che essere buoni da mangiare, sono un vero e proprio hobby sano, naturale e soddisfacente!!

Peccato che qua a Chisinau stò in un appartamento, altrimenti un paio di galline me le sarei comprate!! Posso sempre fare un pollaio nella camera da letto di Giulia, non penso che gli dispiacerebbe....voi che dite?

Mariella Di Ciommo ha detto...

Sara ma che meraviglia! Non sapevo nulla dell'arte di allevare piccioni... quando ci regali una bella foto di questo spettacolo?

Un abbraccio

Oriana Villa ha detto...

Sara, ho perso il cervello, chiedi a un piccione di ritrovarmelo? Ma dimmi sono nobili? quindi se mi fidanzo avec divento contessa? Soprattutto fedeli? Ottimo, nobili e fedeli.

Amora, bHebbik.

Sara Rosselli ha detto...

carissima oriana, i piccioni sono addestrati "solo" a tornare al loro tetto, il cervello non credo che te lo ritroverebbero. quanto alla fedeltà, sì, sono fedeli, ma sai, stiamo parlando di piccioni maschi...