giovedì 5 febbraio 2009

Nel covo dei pirati

Martedì mattina ero al centro. Pioveva e faceva freddo. Così Daniele ed io insieme ai nostri amici "grandi" eravamo rannicchiati nella sala con la stufetta accesa e le notizie in arabo da sottofondo. Scorrevano le immagini dei preparativi per una nave libanese che avrebbe lasciato il porto di Tripoli per portare aiuti umanitari a Gaza. Sami(r), uno dei pochi anziani che parlucchia inglese, traduceva le parole del cronista. Ho domandato come avrebbe fatto la nave a portare i soccorsi. Acque internazionali. Sfondare il blocco. I medicinali, il cibo, i vestiti e i giocattoli destinati a Gaza tuttavia non sono arrivati. La "Barca della Fratellanza" è stata fermata, sequestrata e scortata verso il porto israeliano di Ashdod. Il portavoce israeliano ha dichiarato che il materiale consegnato alle autorità arriverà nella striscia via terra.

Possiamo solo sperarlo. Fare appello alla comunità internazionale sarebbe inutile come sempre.

Ecco il Link dell'articolo di Claudio Accheri per Osservatorio Iraq:
http://www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News&file=article&sid=7097

p.s= titolo preso dalla canzone di E. Bennato. Molto bella tra l'altro ne consiglio l'ascolto.

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